Il 31 Maggio 1967 ELIO FIORUCCI apre il suo primo negozio a Milano nella famosissima Galleria Passerella. Da li inizia una lunga carriera a suon di Pop, colori, musica, arte e contaminazioni che rivoluzionerà per sempre le regole della moda.
È chiaro fin da subito che il negozio non è una classica boutique, ma un vero e proprio “concept store”, il primo in Italia, che porta un'esperienza sensoriale a 360°: magliette con la famosa stampa degli angioletti vittoriani , i primi skinny jeans, pezzi vintage, dischi, libri, si alternano tra gli scaffali di questo paradiso con pezzi unici raccolti dal designer in giro per il mondo. Profumo di caramelle, poster alle pareti, nani da giardino e perfino un ristorante. Questo e moltlo di più per svincolarei giovani dalle convenzioni e farli sentire finalmente liberi.
In un'intervista diceva: “Al centro di una Milano rigida, fra boutique di lusso, noi siamo arrivati con le minigonne, i colori, le luci, la musica alta. È stato uno shock per la città, ma al tempo stesso la mia fortuna”.
Nella foto Elio Fiorucci nel suo studio
E devo dire che è stata una fortuna anche per me riuscire a visitare quello store e assaporare quel mood innovativo di cui lo stilista parlava. Oggi in onore dell'anniversario della sua apertura voglio celebrare questo grande genio e grandissimo uomo ripercorrendo con voi la sua bellissima ed entusiasmante vita.
Nato a Milano nel 1935, Fiorucci trascorre la sua adolescenza al fianco del padre, titolare di un negozio di scarpe da uomo.
Qui inizia la sua carriera realizzando tre paia di coloratissime galosce in plastica che vengono pubblicate sulla rivista “Amica”.
La vera svolta per lo stilista arriva negli anni '60 con un viaggio nella Swinging London.
Carnaby street, King's Road ed i grandi negozi come Biba, Mary Quant e le boutique del Kensington Market, sono di grande ispitazione per Elio, che resta folgorato dal senso di libertà e trasgressione che si respira in quella città così magica e fuori dagli schemi, lontana anni luce dallo stile Italiano.
Ritornato a Milano, Fiorucci importa una moda inclusiva, che viene dalla strada e che per l'Italia era pura innovazione e rivoluzione.
Dopo il primo negozio a Milano, nel 1975, inaugura il negozio in King's Road a Londra e nel 1976, nasce il concept store Fiorucci a New York. Il negozio diventa il luogo preferito di intellettuali ed artisti come Truman Capote, Basquiat, Haring e Warhol, protagonisti dell’arte d’avanguardia statunitense;
Nel 1977 sarà lui ad organizzare l'opening del mitico STUDIO 54, dove 15 anni dopo per l'anniversario del brand organizza un mega party e chiama una Dj allora semi sconosciuta: Madonna!
Negli anni ’80 continua il fenomeno FIORUCCI, che invita Keith Haring a Milano, per fargli trasformare il negozio in un’opera d’arte, riscutendo ancora più successo e facendo parlare ancore di più di se.
Un altro incontro fondamentale è quello con la performing artist Colette, che nel 1978 realizza a New York una performance nella quale dorme nella vetrina del negozio Fiorucci. In seguito lo stilista comincia a utilizzare modelle vere in vetrina e commissiona una linea di abbigliamento a Colette, chiamata “Deadly Feminine Line”.
Nella foto il negozio di Milano in Galleria Passerella
Dopo la grande espansione nel 1990 Fiorucci cede la sua attività ad una società giapponese, ma continua a creare, infatti nel 2003 fonda il marchio “Love Therapy”, che produce felpe, jeans, abiti e accessori coloratissimi.
Nel 2015, all’età di ottanta anni, Fiorucci scompare, lasciando al mondo del fashion un’irriverenza e spregiudicatezza, declinate in una moda inclusiva, irriverente e colorata. che non passerà mai di moda.
Fiorucci regalava sogni quotidiani, perché nei suoi negozi oltre a far shopping, si ascoltava il sound dei Beatles, si beveva caffè e ci si divertiva, in un'atmosfera giocosa, maliziosa e sognante, come in una favola.
Fiorucci è e resterà un mito, perché faceva le cose con il cuore, perché la sua filosofia era semplice ma rivoluzionaria:
L’amore rende magica la vita.
Credits: Closeup art & designindex.it